Principe di Novgorod e granduca di Vladimir e della Russia.
Secondogenito del granduca Jaroslav Vsevolodovic, nel 1247 successe al padre nel
granducato di Suzdal e nel 1252 al fratello Andrea in quello di Vladimir.
Rivelò le sue qualità di capitano nelle guerre contro i popoli
cristiani d'Occidente. Nel luglio 1240 sconfisse gli Svedesi sulla Neva (donde
il suo appellativo) e un anno dopo sbaragliò nella "battaglia del
ghiaccio'', sul lago Peipus, l'Ordine dei Cavalieri di Portaspada (o Teutonici),
crudeli cristianizzatori della Livonia e dell'Estonia. Negli anni seguenti
furono pure coronate da successo tre spedizioni contro i Lituani, popolazione
ancora pagana, la quale cominciava allora a costituirsi in Stato. Sul piano
politico condusse un'azione di compromesso con i Tartari. Spedì le sue
truppe contro i principi russi recalcitranti e costrinse Novgorod alla
sottomissione. Come difensore della Russia dagli attacchi dell'Occidente latino
e da una più dura oppressione tartara, si acquistò fama di santo
presso i suoi contemporanei grazie all'esemplarità dei suoi atti di
governo e fu canonizzato dalla Chiesa ortodossa nel 1380 (1220 circa -
1263).